Ma che musica, maestro!

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L’orchestra “Città di Albignasego” al Centro Servizi  “Beato Pellegrino”

Da un lato un gruppo di giovanissimi orchestrali e, di fronte, una platea di spettatori dai capelli bianchi, composta da anziani che potevano essere i loro nonni o i loro bisnonni.

Si erano dati appuntamento per vivere uno di quei pomeriggi che non si scordano. Peccato che nel bel mezzo del concerto ci sia messa di mezzo la pioggia a interrompere il fluire delle note e a obbligare tutti quanti a cercare riparo.

E’ successo nello spazio verde del Centro Servizi “Beato Pellegrino”, in occasione del concerto dell’Orchestra “Città di Albignasego”, un’orchestra di “fiati” composta da una trentina di ragazzi e ragazze, di età compresa fra i 10 e i 16 anni, e diretta dal maestro Daniele Trincanato.

Dopo le parole di benvenuto di Elena Luise del Servizio Educativo/Animativo di AltaVita-Ira e la presentazione dei giovani esecutori, da parte del presidente dell’Associazione “Ottave Parallele”, Matteo Ferrara, sono iniziate le esecuzioni dei brani di un ricco programma.

C’era curiosità, per vedere come se la sarebbe cavata quel gruppo giovanissimi musicisti, quasi fossero troppo acerbi per un compito piuttosto arduo.

Ebbene, sotto la preziosa guida del maestro Trincanato, se la sono cavata alla grande. Senza tentennamenti, senza incertezze, senza sbavature. Hanno un ottimo amalgama, hanno sicurezza, sono ben impostati. E non è che siano stati eseguiti dei brani facili.

In particolare quando si sono cimentati con le musiche di Ennio Morricone, composte per celeberrimi film western, hanno strappato applausi. Bastava chiudere gli occhi per rivivere gli inseguimenti, le lunghe cavalcate, i duelli resi indimenticabili da Sergio Leone.

L’orchestra “Città di Albignasego” è nata nell’agosto del 2020: vanta già numerosi concerti, ma deve l’acquisizione della propria maturità concertistica soprattutto al maestro Daniele Trincanato.

E’ come un domatore, sicuro, preciso nei movimenti, è uno che infonde sicurezza ai giovanissimi interpreti. Detta i tempi e sa portare ogni gruppo di strumenti non solo a emettere le giuste note ma a “far vivere” con la giusta sensibilità il brano stesso.

Così è stato per l’interpretazione di musiche tratte dai film Jurassik Park, di  E.T. oppure per i brani di Morricone o nella carrellata delle composizioni disneyane.

Proprio quando il programma prevedeva il passaggio alle musiche tenebrose, con tanto di stregoni e di maghi,  di Danny Elfman, la pioggia ha rovinato la bellezza di quel pomeriggio speciale, dove la musica ha saputo unire come non mai due generazioni.

Matteo Ferrara ha preso commiato dagli ospiti di AltaVita-Ira con un “arrivederci”.  Una promessa accolta con un festoso applauso.

Matteo Ferrara, con la moglie Marica Veronese, è tra i fondatori dell’Associazione “Ottave Parallele”, organismo “no profit” che si occupa della diffusione della cultura musicale, nel territorio di Albignasego, dall’età prescolare in poi, attraverso lo studio di uno strumento musicale e attività aggregative come la musica d’insieme, l’orchestra, la banda, il coro. L’orchestra a fiati è una delle emanazioni.

Oggi l’Associazione “Ottave Parallele” conta su un centinaio di adesioni. L’obiettivo è la diffusione del linguaggio musicale e dell’amore per la musica.

Perché si chiama “Ottave parallele”? E’ un nome un po’ scaramantico, scherzoso, volutamente “sbagliato”, sì perché in musica suona come un “errore”.

Infatti, le ottave parallele così come le quinte parallele sono considerate un “errore” armonico dal momento che tendono a diminuire l’armonia. La didattica armonica le proibisce.

Il concerto dell’Associazione “Ottave Parallele” al C.S. “Beato Pellegrino” è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “I Pollicini”. I due gruppi, uniti nel nome della musica giovanile, assieme ad altri, fanno rete e collaborano in particolare sul territorio padovano.

L’appuntamento ad AltaVita-Ira è stato un graditissimo frutto di questa rete. E’ nato, infatti, della convenzione fra l’Associazione “I Pollicini” e il Comune di Padova che hanno voluto assieme dare vita ad una rassegna dal titolo “Musica dalla A alla Z-prima di AnZiani” che ha in programma tappe nei diversi centri padovani per anziani. Gli stessi “Pollicini” lo scorso anno sono stati gli indimenticati protagonisti di un concerto nei giardini del CS “Beato Pellegrino”.