Il pianeta Alzheimer

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Il 21 settembre la “Giornata mondiale”, iniziative di AltaVita

In occasione della “Giornata mondiale dell’Alzheimer”, che da trent’anni si celebra ogni 21 settembre, AltaVita-Ira propone due appuntamenti per richiamare l’attenzione su questa malattia e per combattere l’isolamento delle persone con demenza e delle loro famiglie.

Il 21 settembre verrà proiettato alle 17.30 presso la Sala Polivalente del Centro Servizi “Beato Pellegrino” il film “The father (il padre) – Nulla è come sembra”, seguito da un breve dibattito. La pellicola è del 2020. Interpretata da Anthony Hopkins e Olivia Colman, racconta lo smarrimento di un padre, Anthony, in un labirinto di domande senza risposte mentre sconcertato cerca di capire cosa stia succedendo attorno a lui. Il film è firmato da regista Florian Zeller che già anni prima aveva portato in teatro questo racconto. Pluricandidato anche all’Oscar,   ha vinto il premio César come miglior film straniero.

La proiezione al CS “Beato Pellegrino” è riservata al personale di AltaVita-Ira, ai famigliari degli ospiti e ai volontari (è necessario dare la propria adesione allo 049824504/5089).

Il secondo appuntamento è in programma il 23 settembre, nell’ambito della rassegna “Caffè Alzheimer” che si svolge al Centro Servizi “Giusto Antonio Bolis”, in piazza De Claricini a Selvazzano Dentro. A partire dalle 9.30 verrà affrontato il tema “la riabilitazione motoria nella persona con demenza: limiti e possibilità”. La partecipazione è libera e gratuita, tuttavia è necessaria la prenotazione (tel. 0498241611, oppure 0498241711).

A sottolineare l’importanza di queste giornata di riflessione sono i vertici di AltaVita-Ira: “Il nostro impegno nel far conoscere e combattere questa ‘malattia invisibile’ deve essere continuo nella consapevolezza che le persone affette da demenza sono sempre più numerose e che questa condizione ha un forte impatto sociale sul malato ma anche nella vita della sua intera famiglia. Dobbiamo continuare ad investire nella nostra struttura per arrivare ad avere quelle potenzialità che ci permettano di sviluppare e dare le risposte che meritano i malati e che ci chiedono i loro famigliari. Ben vengano le occasioni di confronto e di dibattito che coinvolgono addetti ai lavori e i parenti dei nostri ospiti. Capire cosa provano i malati giorno dopo giorno ci aiuta a conoscere meglio questa malattia e di attenuarne gli effetti”.

Il tema della “Giornata mondiale dell’Alzheimer” quest’anno è “Alzheimer, viverlo insieme” oltre a quello consueto della prevenzione.

L’Alzheimer è una patologia neurodegenerativa che provoca un irreversibile deterioramento della memoria, del pensiero e del ragionamento. In Italia sono oltre 600 mila le persone colpite da questa comune forma di demenza. I costi per l’assistenza si avvicinano ai 15 miliardi annui, con il 73 per cento a carico delle famiglie. La ricerca scientifica sta facendo progressi ma non ancora risolutivi per fermare l’avanzata di questo flagello: ogni 3 secondi viene formulata una diagnosi di Alzheimer, la demenza più diffusa al mondo.

Il morbo di Alzheimer viene anche chiamato la “malattia dei quattro A”: amnesia, afasia, agnosia, aprassia. Le quattro A racchiudono le caratteristiche principali e i sintomi che colpiscono tutti i pazienti. Amnesia è la perdita di memoria, afasia l’incapacità di formulare e comprendere i messaggi vocali, l’agnosia l’incapacità di riconoscere le persone e i luoghi, l’aprassia la difficoltà di compiere movimenti volontari.

Come tutte le forme di demenza l’Alzheimer comporta, come si è detto, un progressivo decadimento delle funzioni cognitive, a cominciare dalla memoria. Per questa ragione il simbolo di questa giornata è “il non ti scordar di me”, dal caratteristico colore viola. E per ricordare chi soffre di questo male la sera del 21 settembre molti palazzi delle città si illumineranno di viola.