L’OPV regala grande musica agli ospiti di AltaVita-IRA

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Un grande regalo, uno di quelli che restano a lungo nella memoria di ciascuno, per la bellezza e l’unicità, e perché “confezionato” con la carta dell’amore.

Il dono agli ospiti del “Centro Servizi Beato Pellegrino” l’hanno portato undici componenti dell’Ensemble d’Archi dell’OPV, l’Orchestra di Padova e del Veneto, che nella Sala Polivalente, gremita di anziani, hanno proposto due capolavori di Mozart, la piccola Serenata notturna, universalmente nota come “Eine kleine Nachmusich” K 125, e il Divertimento K 136.

Due brani eseguiti in un fitto e collaudato dialogo fra violini, viole, violoncelli e contrabbasso.

Ne è sortita un’ora di bellissima musica, di quella che non muore mai e che non passerà mai di moda, con il pubblico in religioso silenzio, come rapito da quelle fascinose alchimie sonore.

Con degli interpreti molto preparati, affiatati e consapevoli che stavano donando un’ora di serenità a un pubblico “speciale”, l’appuntamento non poteva che concretizzarsi in un’esibizione piacevole, grazie a un’intesa d’insieme eccellente e ai raffinatissimi dialoghi fra i quattro tipi di strumenti.

Con la piccola serenata notturna, composta da Mozart nell’estate del 1787, nella piena maturità artistica del genio viennese, gli ascoltatori sono stati come catapultati nella magica e nostalgica atmosfera della capitale austriaca di quegli anni.  

La piccola serenata, dalla linea melodica molto fluida, si snoda nei tempi Allegro, Romanza, Minuetto e Rondò.

Sotto la guida del violinista Ivan Malaspina, in veste di direttore e concertatore, gli archi hanno dato vita a passaggi garbati, con scambi piacevoli, regalando un suono sempre brillante e ben sgranato.

Altrettanto piacevole l’esecuzione del Divertimento K 136, aperto con un Allegro brillante e brioso, seguito da un galante Andante e concluso con un Presto dalla musicalità spumeggiante.

Anche qui nessun brusco passaggio dai pianissimi alle intensità più forti, ma, al contrario, sono stati regalati giochi piacevoli nei diversi tempi del brano, senza marcati virtuosismi.

Il concerto al “Beato Pellegrino” rientrava fra gli appuntamenti gratuiti organizzati dall’OPV nelle RSA del territorio e nelle scuole.

Il concerto nella struttura di AltaVita-IRA è stato salutato da calorosi applausi, premiati con un bis dagli undici interpreti e con un “arrivederci a presto”.

Un particolare ringraziamento è stato espresso dal presidente di AltaVita-IRA, Stefano Bellon, al direttore amministrativo dell’OPV, Amedeo Levorato, che si è dimostrato ancora una volta particolarmente sensibile nei confronti di AltaVita-IRA, regalando sempre, appena possibile, momenti indimenticabili agli ospiti con i suoi qualificatissimi orchestrali.

L’Ensemble d’archi dell’OPV nell’occasione era composto da Francesco Di Giovannantonio (contrabbasso), Giancarlo Trimboli, Caterina Libero, Simone Tieppo (violoncelli), Floriano Bolzonella, Silvina Sapere (viole), Ivan Malaspina, Laura Maniscalco, Stefano Bencivenga, Simone Castiglia e Davide Dal Paos (violini)