Qui ci vuole il medico giusto

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Il Geriatra: un professionista che si occupa di gestire la salute degli anziani

Non parlo “pro domo mea”, dato che da tempo non esercito la professione, ma ritengo che il medico curante di un “apprendista vecchio”, non possa che essere una buona o un buon geriatra.

Questo specialista, che nella cultura anglosassone ha avuto ed ha un gran successo, nel nostro paese è stato valorizzato solo da poco; un po’ per una malintesa gelosia del medico internista che ha interpretato questa branca come un’invasione di campo, un po’ per rimuovere dal groppone il sostantivo-aggettivo “vecchio” che per qualcuno, essendo riservato ai nonni o, ancor peggio ai “pitocchi”, poteva avere una valenza poco lusinghiera.

Solo da poco, dicevo, questa figura professionale compare ed è ospitata sempre con maggior autorevolezza e frequenza nei giornali e in TV, e solo da pochi giorni il Papa ha designato come archiatra il gerontologo prof. Roberto Bernabei che ha sostituito il prof. Fabrizio Soccorsi, purtroppo defunto per Covid.

Oltre alle qualità intrinseche a questa specialità caratterizzate dalla disponibilità all’ascolto e dalle competenze specifiche rivolte soprattutto ad una patologia di consumo, il geriatra possiede esperienza e conoscenze per districarsi nella polipatologia e nella pluriprescrizione (basti solo pensare all’interazione tra farmaci!).

Costui è in grado inoltre, soprattutto in età presenile, di prevenire grossi danni e quindi di garantire una vecchiaia più sana, prevedendo il nostro destino clinico, tramite l’analisi di una attenta anamnesi familiare supportata da pochi significativi esami chiave, o esami civetta.

Quindi prevedere, prevenire, provvedere.

È un fatto da tutti riscontrabile che, al giorno d’oggi, i reparti chirurgici sono frequentati perlopiù da soggetti adulti, mentre le divisioni mediche sono occupate da un’altissima percentuale di anziani e i giovani sono invece distribuiti nei reparti specialistici (Cardiologia, Endocrinologia, Urologia, eccetera).

Un altro fenomeno che ritengo molto incoraggiante è rappresentato dal fatto che recentemente ho potuto constatare personalmente; ovvero l’inserimento di un consulente geriatrico fisso nell’organico di una divisione squisitamente chirurgica come l’Ortopedia; una figura di “orto-geriatra” preziosa sia per i colleghi, sia per l’utente anziano che, in quella branca chirurgica, è quasi di casa (fratture post traumatiche o patologiche, interventi di artroprotesi e quant’altro).

Quando circa 45 anni fa io stesso proposi questa idea allora utopica al primario ortopedico di Fano, città dove mi ero trasferito per un passaggio di carriera, egli commentò entusiasticamente una sua eventuale applicazione che, sempre a suo parere, avrebbe fatto crollare drammaticamente la mortalità post-operatoria 45 anni fa!

Il geriatra, un professionista che si occupi, con rassicurante continuità, di gestire il benessere e la salute dell’anziano, dando, come si dice oggi, più vita agli anni dei vecchi.

Essi rappresentano le radici della nostra storia, un patrimonio umano ed etico insostituibile, un vero valore.

E allora, anche se non ne ho la percezione, mi rendo conto che anch’io faccio parte di questa ormai nutrita umanità anagrafica, soggetto e oggetto, personaggio ed interprete, maestro e scolaro, sono uno di voi.                                                                

Giancarlo Benincà

Medico Geriatra