Tra infermieri e assistenti sociali firmato un protocollo d’intesa

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“Insieme per rispondere meglio al benessere delle persone”

Per rispondere ai “bisogni di chi ha bisogno” è stato sottoscritto un rapporto d’intesa fra la Federazione degli Infermieri e l’Ordine degli Assistenti Sociali.

Sono state le ondate della pandemia a fare emergere l’importanza del rapporto multidisciplinare fra operatori che collaborano l’uno a fianco all’altro con uno scopo unico:il bene del paziente.

La firma del protocollo d’intesa è stata accolta con favore proprio per il bene che potrà derivarne a chi potrebbe avere la necessità di essere seguito congiuntamente da un infermiere e da un assistente sociale.

La firma che suggella il rapporto di collaborazione è stata posta dalla presidente (è stata riconfermata fino al 2024) Barbara Mangiacavalli per la Federazione degli Infermieri e da Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

Lo sappiamo da sempre – hanno dichiarato- ma l’esperienza della pandemia ha reso chiaro a tutti che salute non è soltanto assenza di malattia e che soltanto insieme possiamo rispondere in modo efficace al benessere delle persone”.

Quattro gli obiettivi dell’intesa firmata a Roma presso la Federazione degli infermieri dai due presidenti accompagnati dalla segretaria nazionale FNOPI, Beatrice Mazzoleni, dal tesoriere FNOPI, Pierpaolo Pateri, Barbara Rosina vicepresidente Cnoas, Mirella Silvani consigliere segretario Cnoas:

  1. Individuare attività congiunte di rappresentanza istituzionale e politica per garantire l’importanza del ruolo, delle funzioni e delle competenze dei professionisti. Attività da inserire nei processi di programmazione e nelle scelte organizzative in ambito sanitario, sociosanitario e sociale;
  2. collaborare nell’organizzazione e nello svolgimento di attività scientifiche e iniziative culturali e formative che siano di comune interesse. Le discipline interessate sono quelle attinenti all’etica, deontologia, cultura e azione professionale e ruolo politico e sociale delle rispettive professioni;
  3. realizzare attività comuni che potranno anche consistere nella promozione e realizzazione di ricerche, corsi, seminari, conferenze e convegni. Pensare a pubblicazioni ed iniziative analoghe volte allo sviluppo della cultura professionale;
  4. promuovere e sostenere le rispettive iniziative, coerenti con le finalità del protocollo d’intesa.

Siamo, siamo stati e saremo tra i professionisti più vicini alle persone malate e in difficoltà e i drammatici mesi, speriamo passati, con il fardello di morti e solitudini, hanno messo a dura prova la tenuta del Paese – hanno spiegato i presidenti.

L’integrazione sociosanitaria, non può essere un enunciato, ma deve diventare realtà. Insieme FNOPI e CNOAS saranno una lobby a difesa delle esigenze di vita delle persone, dei gruppi e delle comunità locali”.

L’impegno è di estendere il protocollo ai territori e ad attuare un percorso comune di formazione continua per i prossimi tre anni di validità dell’intesa. Infermieri ed assistenti sociali faranno fronte comune perché nelle Case delle comunità previste dal PNRR, siano presenti équipe multidisciplinari che comprendano le due professioni.

Tutta l’area della non autosufficienza, della disabilità, della cronicità ci vedono coinvolti senza un modello di riferimento univoco efficace ed efficiente –hanno concluso Mangiacavalli e Gazzi – Ai bisogni che scopriamo oggi, si sommano disagi antichi ai quali non si è stati capaci di rispondere. Questo è il momento storico per farlo. Insieme saremo una forza per la salute e il benessere di tutti, a cominciare dai più fragili”.

Padova, 22 settembre 2021