Presentato al Pensionato Piaggi il “Quaderno” dedicato al prof. Antonio Prezioso

992

“Che emozione stare vicino a uomini come questi, che hanno arricchito la nostra storia. Uomini e donne, come questo signore che è qui con noi, che hanno fatto grande questa città e questa nostra provincia.

Ci hanno insegnato la coerenza, l’impegno, la nobiltà del loro agire nella società, ci hanno trasmesso cultura. E noi questi esempi dobbiamo raccoglierli e ricordarli, soprattutto in momenti difficili come questo, ai nostri giovani”.

presidente altavita ira

Sono parole del dott. Fabio Incastrini, Presidente di AltaVita-Ira, pronunciate a conclusione della presentazione del primo “Quaderno” voluto dalla Casa di Riposo, dedicato ad uno dei suoi ospiti illustri, il professor Antonio Prezioso, classe 1925.

Una pubblicazione, che ha ripercorso le varie tappe della vita del “professore”, oggi ospite al Pensionato Piaggi. Una vita quanto mai intensa, che lo ha visto protagonista nella politica, amministratore, docente e scrittore.

Un “Quaderno” che non è una biografia, ma che ha voluto indagare sulle motivazioni, sugli ideali, sulle circostanze, sui comportamenti e convincimenti, di un personaggio che ha saputo mettersi al servizio della comunità, con dedizione e distacco, attento e deciso nel respingere ogni tipo di inquinamento del suo operare.

Un uomo rigoroso, che pretendeva più da se stesso che dagli altri.

Collegati in remoto, numerosi amministratori e politici che hanno attraversato un periodo importante della vita della città di Padova, fra il 1970 e il 1990. Hanno fatto gli onori di casa il Presidente di AltaVita-Ira, Dott. Fabio Incastrini e  il Segretario Direttore Generale  Dott.ssa Sandra Nicoletto.

Il professor Scantamburlo ha ricordato gli anni dell’attività di Prezioso a Camposampiero, un uomo preciso e corretto – lo ha definito – rigoroso, nella stessa misura, verso se stesso e verso gli altri.

A Camposampiero Prezioso è stato fra i fondatori della Dc, a 23 anni ne era già il segretario, consigliere comunale, amministratore, responsabile della Casa di Riposo “Bonora”, presidente dell’ospedale, tanto operoso da farne un punto di riferimento.

oi consigliere provinciale, segretario della Dc padovana, primo assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza, presidente dell’Ulss 21, la più grande del Veneto.

Scantamburlo ha detto che Prezioso gli ha lasciato due insegnamenti, oltre all’intelligenza politica: la coerenza e la grande dedizione al servizio della comunità, fatto con rigore e distacco.

Il lungo periodo dell’impegno politico del “professore” è stato ricordato, con la consueta lucidità, dal dottor Paolo Giaretta.

Una “segreteria quella di Prezioso – ha detto – che ha rivoluzionato la Dc a Padova, dopo anni di blocco politico”. Rivoluzionaria perché passata da una gestione di tipo elitario ad un fortissimo legame con la base.

Nel suo discorso di insediamento alla segreteria, Prezioso ha espresso idee valide ancor oggi. Si è circondato di collaboratori intelligenti e assieme a loro ha tradotto quelle sue innovatrici idee in attività concrete.

Fra il 1975 e il 1976, sotto la guida di Prezioso, sono state organizzate oltre 1200 assemblee, erano attive 220 sezioni territoriali, 28 delle quali solo nella città di Padova. Le idee di Prezioso hanno trovato terreno fertile in una provincia che aveva necessità di cambiare e di crescere, così che la Dc del “professore” è diventata veramente popolare.

I congressi erano combattuti, i cittadini partecipavano. “Guai – ha detto Giaretta- se qualcuno lo ostacolava, Prezioso, politico dalle idee ferree, era un grande combattente”.

Il sindaco Katia Maccarrone ha ricordato, a sua volta, come gli enti e le attività che hanno avuto visto Prezioso fra gli animatori siano ancor oggi fiori all’occhiello di Camposampiero.

Il professore – ha detto – ha lasciato tracce indelebili, anche recentemente con la donazione dei suoi 4 mila volumi alla biblioteca comunale e che hanno costituito il “fondo Prezioso”, oggi in via di totale digitalizzazione.

Anna Barzon, infine, ha sottolineato il valore delle idee di Antonio Prezioso, soprattutto nel campo della sanità e dell’assistenza, esprimendo il rammarico che non siano state incentivate, perché oggi ce ne sarebbe stato estremo bisogno.

Presto verrà messo in cantiere un secondo “Quaderno” che AltaVita vuole dedicare ad un altro dei suoi ospiti, facente parte del folto gruppo di quanti hanno tanto donato alla nostra comunità.