Nasce la “palestra della salute”

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Insieme AltaVita-Ira, Ateneo e Azienda Ospedaliera Universitaria

Dal prossimo mese di aprile, e forse anche prima, diverrà operativa la “palestra della salute” a “Casa Famiglia Gidoni”, nel quartiere Terranegra.

Altavita-Ira, Università di Padova e Azienda Ospedaliera Universitaria hanno firmato, nella solenne atmosfera dell’Archivio Antico del Bo, a conclusione di una conferenza stampa, una convenzione finalizzata al miglioramento della qualità della vita degli anziani, attraverso l’esercizio fisico.

Ne beneficeranno, in particolare, anziani del territorio, gli ospiti delle strutture di AltaVita e famigliari, e tutto il personale dell’Ente.

L’Università avrà a sua volta la possibilità di fare esercitare sul campo i propri specializzandi in Medicina dello sport e dell’Esercizio fisico; l’Azienda Ospedaliera, invece, potrà indirizzare in questa speciale “palestra”, una volta dimessi, i pazienti che dovranno seguire speciali programmi di recupero dell’attività fisica.

E’ un’iniziativa che mette a frutto le competenze e le specificità di tre importanti istituzioni del territorio per un unico obiettivo: il bene della comunità.

Per la Rettrice, Daniela Mapelli, si tratta di un importante esempio di collaborazione che merita di essere imitato. Ciascuna istituzione mette in comune qualcosa di proprio – AltaVita i locali, l’Università i docenti, l’Azienda Universitaria Ospedaliera l’organizzazione – e alla fine è tutta la comunità padovana a beneficiarne in un campo così importante come quello della salute.

Anche per Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, si tratta di un progetto molto importante, perché finalizzato alla “migliore salute possibile” e perché “è un esempio di integrazione fra enti” che “mettono a terra eccellenze che mirano al bene comune”.

Per tagliare il traguardo della convenzione che darà l’avvio alla “palestra della salute” ha operato con determinazione il presidente di AltaVita-Ira, Stefano Bellon, che ha messo a disposizione il piano terra del Centro Diurno “Casa Famiglia Gidoni”, in via Mons. Fortin a Terranegra.

“E’ questo – ha detto Bellon – un esempio di attenzione al territorio e al benessere della comunità”. AltaVita, presente in questo quartiere da vent’anni, qui proseguirà nella sua mission di assistenza agli anziani e nello stesso tempo, grazie a questa convenzione, avrà anche garantito il miglioramento dell’efficienza fisica dei propri assistiti, dei loro famigliari e di tutto il personale sanitario e amministrativo.

“Il progetto –afferma Bellon –  darà al nostro personale l’opportunità di migliorare la propria salute, favorendo il controllo dei fattori di rischio cardiovascolari, attraverso una valutazione clinica, la prescrizione e la somministrazione di esercizio fisico, con il conseguente miglioramento dello stile di vita”. Per Stefano Bellon la firma della convenzione è la dimostrazione che si “può crescere tutti insieme”.

Secondo Roberto Vettor, direttore del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova la convenzione rappresenta “fondamentalmente un atto di generosità” che consente uno sviluppo di progettualità: in cambio di spazi e mezzi, l’Università trasferisce conoscenza e la mette a disposizione del sociale”. AltaVita e Azienda consentono, insomma, di tradurre in pratica a beneficio della comunità il patrimonio di conoscenze dei docenti dell’Ateneo.

Per Antonio Paoli, Prorettore al Benessere ed allo Sport dell’Università di Padova, professore ordinario di Scienze dell’Esercizio e dello Sport, la firma della convenzione è il coronamento di un percorso che viene da lontano.

E’ un traguardo che consentirà agli specialisti di scienze motorie di dare un fondamentale contributo alla salute della comunità, soprattutto alla popolazione anziana.

Francesca Da Porto, delegata dell’Università di Padova per il progetto relativo al Nuovo polo della Salute, ha ringraziato il personale amministrativo dei tre enti per l’entusiasmo con cui hanno aderito al disegno. Molte le difficoltà superate ma alla fine è nato un progetto innovativo, dalle importanti finalità.

Infine, Andrea Ermolao, direttore dell’Uoc Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, la “palestra della salute” rappresenta una opportunità per il territorio, che si arricchisce di una attività formativa molto importante.

Importante perché affronta attraverso il virtuoso sentiero università-ospedale-territorio di accompagnare il progressivo invecchiamento della popolazione, rallentando le possibili cronicizzazioni e diminuendo complicanze e disabilità soprattutto nella popolazione più fragile.