1 settembre 1821: le origini di AltaVita-IRA

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Chiesetta Santa Giustina in Colle - AltaVita-IRA

AltaVita IRA, Istituti Riuniti di Assistenza, acquisisce questo nome a partire dal 2012 a seguito dell’incorporazione al proprio interno di due Ipab, il Pio Istituto Poveri Infermi e Vergognosi e l’Opera Pia Fontaniva.

AltaVita è tra le più longeve Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza di Padova. Ha aperto, infatti, le sue porte ad anziani, infermi e orfani l’1 settembre 1821, trovando sede nell’ex convento di Sant’Anna, in via Sperone Speroni a Padova.

L’opera pia era stata ufficialmente riconosciuta il 4 giugno di quello stesso anno con dispaccio vicereale dell’arciduca Ranieri d’Austria, fratello dell’imperatore Francesco I.

Nel 1838, il Comune di Padova compera l’ex monastero Beato Pellegrino e ne fa la sede della sezione femminile. Nel 1881 l’opera pia cessa di essere orfanatrofio, nel 1883 S. Anna chiude e anche il reparto maschile passa in via Beato Pellegrino in locali ampliati. Nel 1890 l’Opera Pia viene trasformata in Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza. Nel 1900 apre una sezione per gli incurabili.

Nei primi anni del XX secolo la recettività si amplia fino ad accogliere 820 ospiti. Nel 1956 apre il Pensionato Piaggi con 100 posti. Nel 1972 le attività di cura sono trasferite all’Ospedale Geriatrico, dieci anni dopo viene realizzato il primo lotto del centro servizi Beato Pellegrino; nel 1989 apre anche il secondo lotto. Nel 2011 viene attivata una nuova struttura, stavolta in provincia: il Centro Bolis di Selvazzano.

La sede amministrativa è in piazza Mazzini a Padova. Il palazzo è stato donato nel 1911 dalla Cassa di Risparmio.